Come and take your fill of love
Friday, December 31st, 2010
“Come forth, o children, under the stars, and take your fill of love!”
(words by: Aleiter Crowley – art by: Gerald Metcalfe)
In questo testo Hakim Bey, al secolo Peter Lamborn Wilson, espone il proprio punto di vista eretico sulla stregoneria. Si tratta di un brano molto interessante e stimolante, tratto dal suo libro più famoso: TAZ, Zone Temporaneamente Autonome. Sicuramente la prosa è molto alta, poetica e visionaria. Lasciamo alla vostra fantasia l’esercizio esegetico.
L’universo vuol giocare.
Coloro che rifiutano per secca avidità spirituale e scelgono la contemplazione pura, rinunciano alla loro umanità – coloro i quali rifiutano per ottusa angoscia, quelli che esitano, perdono la loro chance alla divinità – coloro che si fondono, cieche maschere di Idee, e scalciano intorno cercando qualche prova della propria solidità, finiscono per guardare da occhi di morti.
Stregoneria: la coltivazione sistematica di coscienza arrichita o non ordinaria e il suo impiego nel mondo dei fatti e degli oggetti per procurare i risultati desiderati.
Le aperture incrementali di percezione gradualmente bandiscono i falsi sè, i nostri rumorosi ospiti – la “magia nera” dell’invidia e della vendetta fallisce perchè il Desiderio non può essere costretto.
Dove la nostra conoscenza della bellezza armonizza con il ludus naturae, lì inizia la stregoneria. (more…)
“…l’uomo è una creatura stupida, autodistruttiva, auto-sconfiggente che non può sopportare un eccesso di successo o di piacere – muore di soddisfazione perchè la sua vita ha superato la potenzialità di farsi sopraffarre dalla sua noia.”
(word by: Anton LaVey – art by: Hunter Stabler)
Lo Scimmiotto, conosciuto soprattutto come Sun Wukong (孙悟空), Son Gokū, Son Ogong, Tôn Ngộ Không, 美猴王 è forse il più famoso e amato personaggio della letteratura classica cinese. La storia, davvero entusiasmante, è basata su racconti popolari risalenti alla dinastia Tang, ed è conosciuta come Viaggio in Occidente. Il testo fu pubblicato anonimo nel 1590 circa ma la tradizione lo attribuisce all’erudito cinese Wu Cheng’en.
Scimmiotto è dispettoso, irriverente ed irascibile proprio come ogni altra scimmia, ma è nato da una roccia ingravidata dal vento, è un essere speciale, dotato di una forza inaudita e una spiccata intelligenza. Diventerà re delle scimmie, poi monaco, mago, guerriero. Cavalcando una nuvola, con il suo bastone magico, sfiderà gli dei del cielo cibandosi delle pesche sacre dell’immortalità. Divenuto invincibile, si prenderà gioco degli dei finché Buddha non lo imprigionerà sotto una montagna.
Dopo cinquecento anni sarà liberato da Bodhisattva Guanyin, nel frattempo incaricata da Buddha di organizzare il viaggio del monaco Xuanzang, anche noto come Tripitaka, per recuperare i testi sacri del Buddhismo conservati in India. Un’avventura straordinaria, ma anche una splendida metafora del viaggio iniziatico verso l’illuminazione.
“La persona che prende pieno contatto con le proprie esigenze sessuali riesce a regolare la propria vita e sbrigare i conflitti in modo non nevrotico e con una facilità sorprendente, che prima gli era assolutamente sconosciuta; inoltre sviluppa una sicurezza automatica nel dirigere i propri impulsi e i propri rapporti sociali, bastandogli semplicemente seguire il principio del piacere vitale. Investendo la sua struttura, pensieri e sentimenti, la semplificazione del suo atteggiamento nei confronti della vita elimina molte fonti di conflitto dalla sua esistenza.
E nello stesso tempo, egli assume un atteggiamento critico nei confronti dell’odierno ordinamento morale.” (words by: Wilhelm Reich)
Io giro intorno a Dio, intorno all’antica torre
e giro per millenni e ancora non so, se sono un falco,
una tempesta o un lungo canto.
(word by: Rainer Maria Rilke – art from: The Nuremburg Chronicle)