Archive for the ‘cosmo’ Category

Bakemono Zukushi, il rotolo dei mostri

Tuesday, February 15th, 2011

Il Bakemono Zukushi è un rotolo dipinto del periodo Edo di autore ignoto,
raffigura ventiquattro mostri tadizionali, molto popolari in giappone.

(via: pinktentacle.com – orginal publication: yokai database)

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Buon Anno del Coniglio

Friday, February 4th, 2011


Ieri è cominciato il nuovo anno del calendario cinese, l’anno del coniglio.
Tanti auguri a tutti, conigli e non.

Il Paradigma Olografico

Tuesday, January 11th, 2011

study for transfiguration by alex greyNel 1982 un’équipe di ricerca dell’Università di Parigi, diretta dal fisico Alain Aspect, ha condotto quello che potrebbe rivelarsi il più importante esperimento del XX secolo.

Aspect ed il suo team hanno infatti scoperto che, sottoponendo a determinate condizioni delle particelle subatomiche, come gli elettroni, esse sono capaci di comunicare istantaneamente una con l’altra indipendentemente dalla distanza che le separa, sia che si tratti di 10 metri o di 10 miliardi di chilometri.

È come se ogni singola particella sapesse esattamente cosa stiano facendo tutte le altre.

Questo fenomeno può essere spiegato solo in due modi: o la teoria di Einstein che esclude la possibilità di comunicazioni più veloci della luce è da considerarsi errata, oppure le particelle subatomiche sono connesse non-localmente.

Poiché la maggior parte dei fisici nega la possibilità di fenomeni che oltrepassino la velocità della luce, l’ipotesi più accreditata è che l’esperimento di Aspect sia la prova che il legame tra le particelle subatomiche sia effettivamente di tipo non-locale.

David Bohm, noto fisico dell’Università di Londra, sosteneva che le scoperte di Aspect implicavano che la realtà oggettiva non esiste.

Nonostante la sua apparente solidità, l’universo è in realtà un fantasma, un ologramma gigantesco e splendidamente dettagliato.
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Maha Kumbh Mela

Saturday, January 8th, 2011

Ad intervalli regolari stabiliti da tempi immemorabili dagli astrologi, si celebra nell’India settentrionale a partire dalla festività di Makar Sankranti e fino a quella di Maha Shivaratri, il più affollato raduno religioso dell’umanità, il Maha Kumbh Mela.
Milioni di pellegrini si riversano ad Allahabad per immergersi dove confluiscono le acque dei fiumi Gange, Yamuna e quelle del mitologico – o preistorico ? – Saraswati che, secondo alcuni geologi, cambiò in realtà il suo corso in seguito ad eventi lontanissimi per confluire nell’odierno Yamuna.
Lo scopo è quello di liberarsi dai condizionamenti dell’esistenza materiale e, attraverso il bagno, purificarsi.

Nelle scritture vediche è detto che abitando per almeno tre giorni alla confluenza dei tre fiumi sacri si conquista la salvezza, e bagnandosi nelle acque sacre nei momenti propizi, si ottiene la liberazione dal ciclo di morti e rinascite, purificandosi. Le origini del raduno si perdono nella leggenda e nella mitologia hindù. (more…)

Wikimanzia

Sunday, January 2nd, 2011

La wikimanzia è una pratica divinatoria di nuova generazione. Alcuni technognostici la potrebbero definire come pratica divinatoria 2.0. Per noi è semplicemente una pratica antichissima, che abbiamo reinterpretato e ridefinito durante uno dei nostri numerosi consessi psichici.

Le wikimanzie a base 23 funzionano a partire dalla prima pagina di wikipedia. Il consultante dovrebbe cercare di raggiungere uno stato di quiete e tranquillità mentale e fisica, poi concentrarsi sul proprio quesito, cercando di renderlo il più possibile concreto nella propria mente.
Una volta raggiunto questo stato, per ottenere la divinazione, è necessario porsi nella prima pagina di wikipedia cliccando su un link a caso e ripetendo l’operazione 22 volte.

Per evitere di lasciarsi distrarre e di perdere contatto con l’oracolo consigliamo di posizionare il puntatore del mouse in un punto del monitor e cliccare sempre il primo link che si incontra scorrendo la pagina verso il basso, in caso di mancanza di link si sceglie il più vicino. E’ importante cercare di tenere lo sguardo fisso sulla parte alta dello schermo, così da riuscire a intravedere dei link evidenziati in blu, ma senza riuscire a leggerne il titolo. Questo sforzo, che deriva dalla postura innaturale, è in realtà parte integrante della pratica.

Non esiste un protocollo preciso per il click, ma è fondamentale che l’animo del consultante sia quanto più puro, umile e concentrato possibile.

Fatene buon uso.

Dies Natalis Solis Invicti

Saturday, December 25th, 2010

La festività del Dies Natalis Solis Invicti (Giorno di nascita del Sole Invitto) veniva celebrata nel momento dell’anno in cui la durata del giorno iniziava ad aumentare dopo il solstizio d’inverno: la rinascita del sole. Il termine solstizio viene dal latino solstitium, che significa letteralmente sole fermo.
Infatti nell’emisfero nord della Terra tra il 22 e il 24 dicembre il sole sembra fermarsi in cielo. In termini astronomici, in quel periodo il sole inverte il proprio moto nel senso della declinazione, cioè raggiunge il punto di massima distanza dal piano equatoriale. Il buio della notte raggiunge la massima estensione e la luce del giorno la minima. Si verificano cioè la notte più lunga e il dì più corto dell’anno. Subito dopo il solstizio, la luce del giorno torna gradatamente ad aumentare e il buio della notte a ridursi fino al solstizio d’estate, in giugno, quando si ha il giorno più lungo dell’anno e la notte più corta. Il giorno del solstizio cade generalmente il 21, ma per l’inversione apparente del moto solare diventa visibile il terzo/quarto giorno successivo. Il sole, quindi, nel solstizio d’inverno giunge nella sua fase più debole quanto a luce e calore, pare precipitare nell’oscurità, ma poi ritorna vitale e invincibile sulle stesse tenebre. E proprio il 25 dicembre sembra rinascere, ha cioè un nuovo Natale. (text from: Sol Invictus)

Eclissi solstiziale

Tuesday, December 21st, 2010

Oggi è il solstizio d’inverno, giorno in cui il sole si trova alla massima distanza dall’equatore celeste. Questo giorno per secoli è stato celebrato come Natività del Sole, perché il sole sembra invertire la direzione di marcia, il dì comincia ad allungarsi e la sua potenza sembra aumentare giorno dopo giorno.

Proprio oggi la luna ha subirà un’eclissi totale, evento che non si verificava in coincidenza del solstizio d’inverno dal 21 dicembre 1638.
Oggi sarà uno dei giorni più bui degli ultimi quattrocento anni.

Il solstizio d’inverno ha rappresentato nei secoli occasione di festività di vario genere: il Sol Invictus per i pagani, i Saturnalia nell’antica Roma, Kwanzaa per alcuni afroamericani, lo stesso Natale per il Cristianesimo e Yule nel Neopaganesimo.

Norooz, buon equinozio di primavera

Sunday, March 21st, 2010

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Norooz o Nawrūz deriva dall’unione di due parole antico-persiane: nava (nuovo) e rəzaŋh (giorno), e significa perciò “nuovo giorno”, è una ricorrenza tradizionale che celebra il nuovo anno, coincidente con l’equinozio di primavera, ed è festeggiata in Iran, Kurdistan, Azerbaijan, Afghanistan, Albania, Georgia e in vari paesi dell’ Asia centrale. Nasce inizialmente come festa sacra zoroastriana, ma nei paesi iranici è il corrispondente della festa occidentale del capodanno.

Stando alla tradizione mitologica iraniana, il Nawrūz viene fatto risalire a circa 15.000 anni fa, all’epoca del leggendario re persiano Yima. Questi, figura mitica dello zoroastrismo, viene solitamente indicato dalla tradizione come l’ideatore della festività, allora una celebrazione dell’arrivo della primavera. In seguito Zoroastro riorganizzò la festività in onore di Ahura Mazda, divinità principale del pantheon iraniano pre-islamico. Dodici secoli più tardi, nel 487 a.C., l’imperatore persiano Dario fece celebrare, con grandi preparativi, il Nawrūz nel suo palazzo reale a Persepoli; in quell’anno, infatti, il sole cadde esattamente al centro dell’osservatorio astronomico costruito nel palazzo; questo evento eccezionale, previsto dagli astronomi persiani, venne visto come un segno di buon auspicio per il regno.
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Yule

Wednesday, December 24th, 2008

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“I ricordi messi in scala, come la memoria, per me non sono davvero mai al loro posto. La data è l’imprecisione del ricordo. Si mettono le date per mettersi a posto la coscienza. Ma è miope. Per evitare di parlare dell’essenziale, di ciò che dura al di là delle date. Per girare intorno all’argomento. Datare è come sottolineare a matita una riga per risparmiarsi di rileggerla. Come infilzare con uno spillo una farfalla in una scatola, nel tentativo di dimenticare che ancora poco fa, i suoi colori baluginavano percorrendo l’aria fresca dei prati e magari scatenando un tifone sull’altro lato del pianeta. Datare per dimenticare con la pretesa di ricordare. Datare per facilitarsi l’esistenza. Dieci anni fa. Sessanta. Datare come barare, sapendo bene che la vita non si misura con il metro del tempo che passa, bensì con quello dell’uso che se ne fa.”
(words by: Jean Giraud – art inspired by: Ernst Haeckel – via: feuilleton)

Mai fischiare quando pisci

Saturday, November 1st, 2008

A grande richiesta pubblichiamo il famoso opuscolo di Hagbard Celine. Il lavoro di trascrizione è stato intensissimo per tutti noi, vogliate segnalarci eventuali refusi o imprecisioni. Un grazie ai Current 93 e ad Antony and the Johnsons per il supporto psichico.

altUna volta ho orecchiato due botanici mentre discutevano a proposito di una Cosa Dannata che era oscenamente sbocciata in un prato dell’università. Uno sosteneva che la Cosa Dannata era un albero, l’altro dichiarava trattarsi di un arbusto. Ciascuno avanzava ottimi argomenti da stuidoso, e li lasciai che stavano ancora discutendo.
Il mondo fa sbocciare in continuazione Cose Dannate, cose che non sono né alberi, né arbusti, né carne, né pesce, bianche o nere, e il pensatore categorico può solo considerare il mondo ronzante e aguzzo del dato sensoriale come un profondo insulto al suo sistema di classificazioni. I peggiori sono quei dati che violano il “buon senso”, quel tetro pantano di pigro pregiudizio e fangosa inerzia. L’intera storia della scienza è l’odissea di un archivista picchiato in navigazione perpetua tra queste Cose Dannate, costretto disperatamente a far ballare le sue classificazioni per poterle includere, esattamente come la storia della politica è futile epica di una lunga serie di tentativi d’allineamento delle Cose Dannate, per farle marciare in plotoni.

Ogni ideologia è un assassinio mentale, una riduzione dei processi viventi dinamici a classificazioni statiche, e ogni classificazione è una Dannazione, così come ogni inclusione è un’esclusione. In un universo affollato, ronzante d’energia, dove non esistono due fiocchi di neve identici, due alberi identici o due persone identiche, e la più piccola particella subatomica, così ci assicurano, non è identica a se stessa da un microsecondo all’altro, qualsiasi sistema di classificazione è una bugia raccontata a se stessi. “O, per metterla in modo più caritatevole” come dice Nietzsche, “siamo tutti artisti migliori di quanto non crediamo”.
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