Fear is Failure
Thursday, March 31st, 2011
“Fear is Failure”
– Dimentichiamo il 90% di quello che sogniamo.
Dopo dieci minuti circa dal risveglio ben il 90% di quello che abbiamo sognato è stato dimenticato. È curioso ricordare come sia la storia di Dottor Jeckyll e Mr. Hyde e Frankenstein siano frutto dei sogni di Robert Louis Stevenson e Mary Shelley. Senza parlare di Lovecraft, di cui si dice amasse nutrirsi di carne cruda prima di coricarsi, in modo da essere predisposto ad un sonno adatto a generare incubi.
– Tutti sognano.
Ogni essere umano sogna, eccetto casi estremi di disordine psicologico, ma uomini e donne hanno sogni differenti e diverse reazioni fisiche. Gli uomini tendono a sognare maggiormente altri uomini mentre le donne sognano in maniera equa persone di entrambi i sessi. Anche i sogni erotici sono distribuiti in maniera uguale tra i generi, infatti sia maschi che femmine fanno lo stesso numero di sogni erotici per notte.
– Anche i ciechi sognano.
Le persone che hanno perso la vista dopo la nascita infatti fanno sogni con immagini, colori e dettagli come chi ci vede perfettamente. Le persone nate già non vedenti fanno sogni comunque vividi, ma senza immagini, coinvolgendo però molto di pù tutti gli altri sensi: suoni, odori, sensazioni fisiche ed emozioni.
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Ecco un brano interessante sull’immaginazione magica di Julius Evola Lo yoga Della Potenza (Lo Yoga Della Potenza, 1968). Si tratta di una traduzione dall’inglese pertanto differirà leggermente dalla versione originale.
“Alcuni testi del Tantrismo tibetano fanno riferimento a specifiche visualizzazioni. Menzionerò due esercizi. Il punto di partenza di entrambi gli esercizi è la realizzazione della forma di corpo vacuo, che contine il caduceo formato dal pingala (il maschile, canale solare della forza vitale, o prana), ida (il femminile, canale pranico lunare), e sushumna (il canale attraverso cui la kundalini sale dopo essere stata risvegliata)”.
“Nel corso di questo primo esercizio, alcune lettere dell’alfabeto tibetano sono usate come supporto e strumento per l’immaginazione magica. Queste lettere sono la a corta, che corrisponde a Shakti (la forma femminile del divino), e la a lunga, pronunciate ham, che corrisponde a Shiva (la forma maschile del divino)… Le due lettere vanno immaginate e visualizzate proprio in quest’ottica. La a femminile si trova nel muladhara-chakra, posto alla base della spiana dorsale, ed è di colore marrone. La a maschile è collocata nel sahasrara-chakra, posto sulla sommità della testa, e di colore bianco. Durante l’esecizio il respiro va trattenuto leggermente fra l’inspirazione e l’espirazione. Durante l’inspirazione il praticante deve visualizzare il proprio respiro ridiscendere, attraverso il pingale e ida, e finalmente a raggiugnere la lettera a che è collocata nel muladhara-chakra. Quando il respiro arriva al muladhara-chakra, la lettera assume un colore più vivido e diventa in parte rossa, proprio come un carbone ardente si tramuta in fiamma. Il praticante L’apprendista dovrebbe concentrarsi su questa immagine e adalimentarlo con il prana soprattutto durante la ritenzione del respiro. Dopo questo, bisogna espirare, mentre si immagina il respiro salire il sushumna in forma di una corrente blu” .
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Ispirati da unhurted.com, pubblichiamo un diagramma sulle relazioni corpo mente tratto dal testo Odhams Press’s 1955 The Wonderful Story of You: How Your Body Works, How Your Mind Works. Nel diagramma sono rappresentate alcune delle più importanti teorie che provano a descrivere come corpo e mente sono in relazione fra loro.
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EPIFENOMENALISMO La mente è un semplice sottoprodotto del corpo |
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MONISMO FISICO Il corpo è un mero precipitato o condensato della mente |
Pubblichiamo l’affascinante lavoro di Giovanni Battista de’ Cavalieri, incisore italiano di fine cinquecento. Una meravigliosa sfilata di freak perché ognuno possa riconoscersi.
Ad intervalli regolari stabiliti da tempi immemorabili dagli astrologi, si celebra nell’India settentrionale a partire dalla festività di Makar Sankranti e fino a quella di Maha Shivaratri, il più affollato raduno religioso dell’umanità, il Maha Kumbh Mela.
Milioni di pellegrini si riversano ad Allahabad per immergersi dove confluiscono le acque dei fiumi Gange, Yamuna e quelle del mitologico – o preistorico ? – Saraswati che, secondo alcuni geologi, cambiò in realtà il suo corso in seguito ad eventi lontanissimi per confluire nell’odierno Yamuna.
Lo scopo è quello di liberarsi dai condizionamenti dell’esistenza materiale e, attraverso il bagno, purificarsi.
Nelle scritture vediche è detto che abitando per almeno tre giorni alla confluenza dei tre fiumi sacri si conquista la salvezza, e bagnandosi nelle acque sacre nei momenti propizi, si ottiene la liberazione dal ciclo di morti e rinascite, purificandosi. Le origini del raduno si perdono nella leggenda e nella mitologia hindù. (more…)
“La persona che prende pieno contatto con le proprie esigenze sessuali riesce a regolare la propria vita e sbrigare i conflitti in modo non nevrotico e con una facilità sorprendente, che prima gli era assolutamente sconosciuta; inoltre sviluppa una sicurezza automatica nel dirigere i propri impulsi e i propri rapporti sociali, bastandogli semplicemente seguire il principio del piacere vitale. Investendo la sua struttura, pensieri e sentimenti, la semplificazione del suo atteggiamento nei confronti della vita elimina molte fonti di conflitto dalla sua esistenza.
E nello stesso tempo, egli assume un atteggiamento critico nei confronti dell’odierno ordinamento morale.” (words by: Wilhelm Reich)