Le Norne nella mitologia norrena sono tre dísir, divinità femminili minori, chiamate Urð, Verðandi e Skuld.
Vivono, tessendo l’arazzo del destino, tra le radici di Yggdrasil, l’albero del mondo al centro del cosmo su cui si autosacrificò Odino. La vita di ogni persona è una corda nel loro telaio e la lunghezza della corda è la lunghezza della vita dell’individuo.
Poiché tutto è preordinato nel complesso universo norreno, anche le divinità hanno i loro fili nel telaio, benché le norne non permettano loro di vederli. Questa sottomissione degli dèi a un potere esterno implica che un giorno anche loro avranno una fine e tale fine, il Ragnarök, è descritta ampiamente dalla letteratura nordica.
E’ inevitabile riconoscere la similitudine di questo mito con quello greco delle Moire, le tre figlie di Zeus e Temi: Cloto, che filava lo stame della vita; Lachesi, che lo svolgeva sul fuso e Atropo che, con lucide cesoie, lo recideva, inesorabile.
(fonte: it.wikipedia.org)